Eraclito



Vissuto tra il 550 e il 480 a.C. nella città di Efeso nella Ionia, Eraclito viene presentato come un aristocratico, altezzoso e oppositore della democrazia.  Della sua, probabile unica, opera intitolata "Intorno alla natura" rimangono frammenti abbastanza enigmatici.
La sua riflessione si basò su due nuclei tematici:

- Il flusso universale: nulla è in stato di quiete, tutto (natura e società) è in movimento. Tutto scorre (Panta rei).  Per Eraclito la sostanza che simboleggia il cambiamento continuo è il Fuoco, identificato come principio originario, elemento mutevole e distruttore. Per condensazione, dal fuoco hanno origine l'acqua, la terra e tutti gli altri elementi. Per rarefazione, al fuoco, tutti gli elementi ritorneranno. Simboleggia, inoltre, la legge segreta che regna al di sotto dell'apparente disordine dell'universo.

- Il lógos e la legge dei contrari: dietro la trasformazione del tutto si nasconde un ordine razionale visibile solo dai filosofi. Il movimento dell'universo si presenta come un perenne conflitto tra elementi contrari (bene, male; amore, odio; caldo, freddo...) che sono indivisibili e complementari. Per Eraclito questa interdipendenza perpetua è la Legge fondamentale dell'universo, che nomina con il termine lógos (ragione). Un concetto che indica il principio intelligente che regola l'equilibrio tra le forze opposte. "Il conflitto (Pólemos) è padre di tutte le cose". La vita viene concepita come lotta inestinguibile ma anche come ordine e armonia ottenuti dall'alternarsi dei contrari. 

 

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